Istat: il 95,8% degli italiani possiede almeno una lampadina a risparmio energetico

L'Istat cha diffuso il 21 giugno i risultati sull'indagine relativa ai consumi energetici delle famiglie italiane. In particolare l'indagine rileva le caratteristiche dell'abitazione, le dotazioni di impianti energetici a disposizione delle famiglie, consumi e spese per biomasse, illuminazione, elettrodomestici e spese per fonti energetiche utilizzate (energia elettrica, metano, gpl, etc.).

Quasi la metà delle famiglie (45,2%) possiede ancora almeno una lampadina tradizionale, il 95,8% almeno una lampadina a risparmio energetico. Al Nord la metà delle famiglie ha ancora almeno una lampadina tradizionale (50,3% nel Nord-est e 50,6% nel Nord-ovest). La quota scende al 42,8% al Centro e rispettivamente a 38,3% e 39,2% al Sud e nelle Isole.

Le lampadine a risparmio energetico rappresentano la gran parte (80,7%) delle lampadine presenti nelle abitazioni. Nonostante non vengano più commercializzate, le lampadine tradizionali coprono quindi ancora il restante 19,3%. Le lampadine a risparmio energetico sono l’84% del totale delle lampadine nelle famiglie del Mezzogiorno, l’83,1% in quelle del Centro Italia, il 77,6% nelle famiglie residenti al Nord.

In crescita l'utilizzo dell'energia elettrica

La composizione per fonte energetica dei sistemi (unici o prevalenti) è abbastanza simile per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda, data la coincidenza degli impianti per la maggioranza delle famiglie; tuttavia si riscontrano alcune differenze legate alle specificità di alcuni sistemi. Il metano è la fonte di alimentazione più diffusa, sia per il riscaldamento (68%) che per la produzione di acqua calda (69,2%).

Rispetto al 2013 si registra un leggero calo generale delle fonti di alimentazione tradizionali e non rinnovabili (metano, gasolio, GPL) a vantaggio dell’energia elettrica e delle biomasse. I sistemi alimentati a energia elettrica rappresentano l’8,5% dei sistemi di riscaldamento e il 16% per la produzione di acqua calda. Le biomasse alimentano il 15% dei sistemi di riscaldamento e il 5,5% dei sistemi di produzione di acqua calda; GPL e gasolio assumono un ruolo marginale. L’energia solare ha un ruolo emergente nella produzione di acqua calda, ma ancora residuale (1,4%).

Il metano è la fonte di alimentazione più utilizzata negli impianti (centralizzati o autonomi) di riscaldamento (81,9%), mentre si ricorre prevalentemente alle biomasse per gli apparecchi singoli fissi come camini e stufe (64,4%); gli apparecchi portatili per il riscaldamento si distribuiscono equamente tra dispositivi a GPL e a energia elettrica (48,9% e 47,7%). Tra gli apparecchi singoli per l’acqua calda dominano quelli alimentati a energia elettrica (62,9%), come gli scaldabagni.

Sempre più diffusi i grandi elettrodomestici

Tra i grandi elettrodomestici, i più diffusi sono frigoriferi e lavatrici, presenti in quasi tutte le famiglie (99,5% e 97,3%, rispettivamente). La metà delle famiglie (50,2%) possiede la lavastoviglie, il 15,2% ha anche l’asciugatrice (separata dalla lavatrice) e il 27,3% il congelatore esterno al frigorifero. Il Nord-est è l’area geografica con la maggiore diffusione di questi elettrodomestici, trainato dalla Provincia autonoma di Bolzano, dove il 44,2% delle famiglie ha il congelatore e il 71,3% la lavastoviglie, presente invece solo nel 37% delle famiglie del Mezzogiorno.

Lavastoviglie e lavatrice sono più presenti nelle famiglie numerose o con bambini: in quelle monocomponente la presenza della lavastoviglie scende al 38,2 %, mentre nelle famiglie con bambini (fino a 6 anni) raggiunge il 68,3%. La lavatrice è invece largamente diffusa, sia nelle famiglie monocomponente (93,8%) che in quelle numerose (99,5% nelle famiglie con cinque componenti e più).

Si effettuano in media quasi cinque lavaggi a settimana con la lavastoviglie e quattro con la lavatrice (sono escluse dal calcolo le famiglie che effettuano solo uno o due lavaggi al mese); nelle famiglie più numerose (cinque componenti e più) si arriva a sette lavaggi medi a settimana, sia per la lavatrice che per la lavastoviglie. Forni e piani cottura sono anch’essi molto diffusi; il piano cottura è alimentato prevalentemente a metano (75,5%) o a GPL (17,6%), mentre i forni sono per lo più elettrici (82,5%) o a metano (13,9%).

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