Si è tenuta venerdì 15 novembre a Roma l’Assemblea costitutiva del CEMEP, l’ "Associazione Europea dei Costruttori di Macchine Elettriche e dell’Elettronica di Potenza". Nel corso dell’incontro sono stati nominati i vertici, che vedono alla Presidenza Juergen Sander di VEM e in qualità di Segretario Generale Andrea Solzi, già Segretario di ANIE Energia.
I tre capigruppo italiani presenti all’incontro di settimana scorsa vantano una lunga esperienza nei settori di competenza ed hanno fornito un importante contributo alla discussione. Stiamo parlando di Maurizio Russo, Presidente del Gruppo Motori (nonché Vice Presidente ANIE Energia), Paolo Colombo, che presiederà il Gruppo Inverter (Presidente del Gruppo Azionamenti Elettrici di ANIE Automazione), e Alberto Sciamè, Presidente del Gruppo UPS (Presidente dell’omonimo gruppo interno ad ANIE Automazione).
L’evento è stata anche l’occasione per le aziende di ANIE Energia e ANIE Automazione per fare il punto su alcune tematiche alla base del rilancio della competitività dell’industria nazionale.
Il regolamento 640/2009 della Commissione Europea, che stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile per l’immissione sul mercato e per la messa in servizio dei motori elettrici, prescrive che dal 1° gennaio 2015 i motori con una potenza nominale compresa tra 7,5 e 375 kW devono soddisfare il livello di efficienza IE3 o, in alternativa, soddisfare il livello di efficienza IE2 ed essere dotati di un variatore di velocità.
Il consumo annuo di energia elettrica in Italia associato all’uso di motori elettrici nell’industria è stimabile in circa 120 TWh, pari a circa il 40% dell’intero fabbisogno elettrico italiano al 2011. Se tutti i motori elettrici installati a livello industriale appartenessero alla classe di efficienza IE3, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica di circa 7 TWh, con la sostituzione di circa 15 mln di motori ed un giro complessivo corrispondente di 67,5 miliardi di euro.
Considerando le diverse applicazioni dei motori elettrici e l’attuale tasso di diffusione degli inverter, se tutti i motori elettrici per cui tale apparato risulta tecnicamente applicabile ne fossero effettivamente dotati, si otterrebbe un risparmio annuo di energia elettrica stimabile in circa 10,2 TWh, con l’adozione di circa 7 milioni di inverter ed un giro d’affari complessivo corrispondente di circa 27 miliardi di euro.
Per i vertici del CEMEP l’industria italiana, da sempre in buona posizione per la qualità nella produzione di macchine elettriche, si è già adeguata in anticipo alle regole comunitarie e sta collaborando con le Istituzioni affinché l’immissione nel mercato dei motori elettrici ad alta efficienza sia adeguatamente monitorata monitorata in modo da garantire gli standard individuati dal regolamento europeo.